21 febbraio 2009

Anna verrà

FEDERAZIONE RUSSA: AMNESTY INTERNATIONAL, LE INDAGINI SULL’OMICIDIO DI
ANNA POLITKOVSKAYA DEVONO PROSEGUIRE

“Le indagini sull’omicidio della giornalista e attivista per i diritti
umani Anna Politkovskaya devono continuare con rinnovato vigore”, ha
dichiarato ieri Amnesty International dopo che la giuria di un tribunale
militare distrettuale di Mosca ha assolto tutti gli imputati sotto
processo perche' coinvolti nell’omicidio.

“Sollecitiamo le autorite' russe a non fermarsi qui ma a continuare le
indagini sull’assassinio e a portare di fronte alla giustizia tutti coloro
che sono coinvolti, compresi l’esecutore materiale e i mandanti” – ha
dichiarato Nicola Duckworth, direttrice del Programma Europa e Asia
centrale di Amnesty International.

La giuria ha dichiarato di non aver trovato elementi di colpevolezza nelle
prove fornite dalle indagini.

Al termine del processo Anna Stavitskaia, una dei rappresentanti dei figli
di Anna Politkovskaya, ha sottolineato che le indagini sono state deboli e
che l’impianto difensivo degli imputati e' stato molto piu' forte.

“La fine del processo non solleva le autorita' dal dovere di trovare
l’assassino e coloro lo difendono” - ha continuato Nicola Duckworth.
“Facendo giustizia per l’assassinio di Anna Politkovskaya, le autorita'
russe mostreranno la volonta' politica di porre fine alla repressione nei
confronti dei difensori dei diritti umani”.

Rivolgendosi alla giuria pochi giorni prima della sentenza, l’avvocato
Karinna Moskalenko, altra rappresentante dei figli di Anna Politkovskaya,
aveva detto: “Anna avversava l’impunita' e l’illegalita', non avrebbe mai
voluto vedere in liberta' qualcuno che avesse commesso un grave crimine.
Allo stesso modo, non avrebbe voluto vedere affatto qualcuno condannato
per un crimine non commesso”.

Ulteriori informazioni

Anna Politkovskaya, giornalista e attivista per i diritti umani, e' stata
uccisa il 7 ottobre 2006 a Mosca. Aveva piu' volte subito intimidazioni e
vessazioni dalle autorita' russe, comprese quelle cecene, per aver
apertamente criticato la politica e le azioni del governo. Dopo aver
iniziato, nel 1999, a scrivere sul conflitto armato in Cecenia e nel
Caucaso del nord, era stata arrestata e minacciata di gravi rappresaglie,
nonche' di morte, in molte occasioni.

Dalla fine dell’agosto 2007, almeno 12 persone sono state arrestate per
l’assassinio ma molte di esse sono state successivamente rilasciate. Tra
gli indiziati figuravano funzionari del ministero dell’Interno, dei
servizi di sicurezza federali e un ex dirigente di un’amministrazione
locale in Cecenia.

Durante il processo, iniziato nel novembre 2008, i membri della giuria si
erano fatti la convinzione della colpevolezza, per aver partecipato
all’omicidio di Anna Politkovskaya, di Dzhabrail e Ibragim Makhmudov e di
Sergei Khadzhikurbanov. Quest’ultimo, un ex dirigente di polizia, era
stato accusato anche di aver arrestato e maltrattato l’uomo d’affari
Eduard Ponikarov, insieme all’ufficiale dei servizi di sicurezza federali,
Pavel Riaguzov.

Amnesty International ha seguito gran parte delle udienze.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 20 febbraio 2009


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