26 febbraio 2007

Situazioni estreme




















Cos'è successo a Molly nei suoi primi otto anni? Più o meno niente. L'abbiamo protetta dal mondo come meglio potevamo. E' stata allevata in un ambiente amorevole, ha due genitori, non ha mai sofferto la fame e riceve un'istruzione che la preparerà ad affrontare la vita; eppure è triste, e questa tristezza, se ci pensate, non è fuori luogo. Le condizioni dei rapporti fra i suoi genitori la mettono in ansia, ha perduto una persona che amava (e un gatto) e si è resa conto che questi dolori saranno una parte inevitabile della sua vita futura. L'impressione che ho ora è che essere umani sia in sé già abbastanza drammatico; vale per chiunque: non c'è bisogno di essere un eroinomane o un poeta da reading per vivere situazioni estreme. Basta amare qualcuno.

Nick Hornby, Come diventare buoni, Guanda 2001.

25 febbraio 2007

Alzi la mano...


... chi non ha mai vissuto questo momento...
:-)
Pazienza non era solo tecnica, era genio nell'abilità di fissare in una immagine la più tenera come la più dolorosa e cruda umanità.

>Lascia stare

Lascia stare tutto quello che non vedi
è inutile fissarsi
andare con lo sguardo oltre le montagne
del quadro che hai davanti
Se vuoi vittoria avrai vittoria
se vuoi sconfitta avrai sconfitta
ma poi il destino in naftalina, mai
non chiuderlo in soffitta


Lascia stare tutto quello che non vedi
è inutile fissarsi
andare con lo sguardo oltre i marciapiedi
solcati dai passanti
Se vuoi ragione hai ragione
a proseguire col tuo istinto
ma non cambiare direzione, vai
avanti sempre dritto


Primo giorno di lavoro
già un reclamo e sono fuori
il tavolo svuotato dagli oggetti inutili
Torna la giacca nell’armadio e si può
far la scommessa che non riuscirò
a ricambiare tutto l’amore
che mi hai saputo dare

Lascia stare tutto quello in cui non credi
è inutile fissarsi
andare con lo sguardo oltre le pareti
dei muri che hai davanti
Se vuoi ragione hai ragione
a proseguire col tuo istinto
ma non cambiare la benzina, mai
nel mezzo di un tragitto

O ti saboterai da sola, un brivido
e poi te ne pentirai
Che masochismo è il tuo?
E' un meccanismo autodistruttivo,
dai che arrivo...


Primo giorno di lavoro
già un reclamo e sono fuori
il tavolo svuotato dagli oggetti inutili
Torna la giacca nell’armadio e si può
far la scommessa che non riuscirò
a ricambiare tutto l’amore
Che mi hai saputo dare

Lascia stare tutto quello che non vedi
e togliti quei guanti
finché non c’è una legge che te lo vieti
appoggiati ai miei palmi
Se vuoi ragione hai ragione
a proseguire col tuo istinto
ma non cambiare la benzina, mai

nel mezzo di un tragitto

Samuele Bersani, Lascia stare, da L'aldiquà (2006)

16 febbraio 2007

Lovapalooza

Esiste un festival nelle Filippine che si chiama Lovapalooza (già il nome...) dove si prendono la briga di battere i record di baciamento.

Non è meraviglioso? Ci pensate che energia ci deve essere in un posto dove più di 12.000 persone si stanno baciando contemporaneamente?

Nella mia collezione questa foto non poteva mancare...
:-)
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“The Philippines reigns supreme again in the Guinness Book of World Records as the country reclaimed its record for most number of kissing couples during the Lovapalooza last Saturday, February 10, 2007, at SM Mall of Asia, Pasay City.”
“With a record of 6,124 lip-locking couples, the Philippines proved to be one of the most romantic country in the world.”


dal PEP Philippines Entertainment Portal
http://www.pep.ph/articles/news/12182.htm

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15 febbraio 2007

Let's get loud!

Ma tu pensa!
Come direbbe il finto Ligabue...
BRAVA PATATA!
:-)

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COMUNICATO STAMPA CS18-2007

FESTIVAL DI BERLINO: PREMIO DI AMNESTY INTERNATIONAL A JENNIFER LOPEZ PER IL FILM `BORDERTOWN´

Nel corso del Film Festival di Berlino, Amnesty International ha conferito oggi il proprio premio `Artists for Amnesty´ a Jennifer Lopez, produttrice e protagonista di `Bordetown´, il film-denuncia che racconta 13 anni di omicidi seriali di donne a Ciudad Juárez, Messico. Nel film, diretto da Gregory Nava e interpretato anche da Antonio Banderas e Martin Sheen, Jennifer Lopez è una giornalista che indaga su questi delitti irrisolti.

Il riconoscimento è stato consegnato a Jennifer Lopez dal premio Nobel per la pace José Ramos-Horta e da Norma Andrade, fondatrice dell´associazione `Riportate a casa le nostre figlie´, che riunisce le madri e i familiari delle donne assassinate a Ciudad Juárez, nel corso di una cerimonia organizzata a Berlino dalla Sezione Statunitense di Amnesty International Usa e dall´agenzia William Morris.

Oggi, 14 febbraio, è il sesto anniversario del sequestro della figlia 17enne di Norma Andrade, Lilia, stuprata e uccisa a Ciudad Juárez nel 2001. `Sono molto onorata di ricevere questo premio´ - ha dichiarato Jennifer Lopez. `Sono venuta a conoscenza di queste atrocità per la prima volta nel 1988, quando Gregory Nava mi propose il film. Da allora, ho cercato sempre di parlarne. Ho interpretato questo film per attirare l´attenzione mondiale su questa tragedia e per spingere il governo messicano ad assicurare alla giustizia i responsabili di questi orrendi crimini. Ammiro l´operato delle attiviste e degli attivisti per i diritti umani e quello di colleghe come Salma Hayek, Eve Ensler, Jane Fonda, Sally Field e della giornalista Diana Washington Valdez. Sono veramente lieta di unirmi a loro e continuare a lavorare su una questione così importante´.

Dal 1993, più di 400 donne sono state barbaramente assassinate a Ciudad Juárez e in altre città dello Stato messicano di Chihuahua. Le indagini locali sono risultate profondamente inadeguate, tra depistaggi, colpevoli ritardi, mancato transennamento e protezione della scena del delitto e falsificazione delle prove.`Bordertown´ è distribuito in Italia da Medusa e uscirà prossimamente nelle sale in collaborazione con la Sezione Italiana di Amnesty International.

FINE DEL COMUNICATO Roma, 14 febbraio 2007

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampaTel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it

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02 febbraio 2007

Da qui all'eternità

















Deborah Kerr e Burt Lancaster, From Here to Eternity, 1953.

Eh eh, avevo ragione...
Il bacio è un'azione tipica degli esseri umani, l'Homo sapiens è infatti l'unica specie animale che si scambia baci.
(da http://it.wikipedia.org/wiki/Bacio)

Questo fece scalpore perché estremamente sensuale per l'epoca. Credo sia tuttora il bacio più lungo della storia del cinema.

L'esemplare

L'argomento principe dei partigiani della pena di morte è, lo sappiamo, l'esemplarità del castigo. Non si recidono teste soltanto per punire coloro che le portano, ma anche per intimidire, con un esempio terrificante, quelli che sarebbero tentati di imitarle. La società non si vendica, vuole solo prevenire. Brandisce una testa perché i candidati all'omicidio vi leggano il proprio futuro e indietreggino.


Questo argomento sarebbe decisivo se non si fosse costretti a constatare:
1. che neppure la società stessa crede all'esemplarità di cui parla;
2. che non è affatto dimostrato che la pena di morte abbia fatto indietreggiare un solo omicida deciso ad esserlo, mentre è evidente che essa ha esercitato un effetto fascinoso su migliaia di criminali;
3. che costituisce, per altri aspetti, un esempio ripugnante le cui conseguenze sono imprevedibili.

La società, in primo luogo, non crede a quel che dice. Se realmente vi credesse, esporrebbe le teste. Accorderebbe alle esecuzioni il beneficio del lancio pubblicitario che solitamente riserva ai prestiti nazionali o alle nuove marche di aperitivi. Sappiamo invece che le esecuzioni, in Francia, non avvengono più pubblicamente, ma si perpetrano nei cortili delle prigioni davanti a un ristretto numero di esperti.
[...]
Se infatti si vuole che la pena sia esemplare, non soltanto si devono moltiplicare le fotografie, ma bisogna anche collocare la ghigliottina su un palco in Place de la Concorde, alle due del pomeriggio, invitando l'intera popolazione e teletrasmettere la cerimonia per gli assenti. Bisogna far questo, oppure smettere di parlare di esemplarità.

Albert Camus, Réflexions sur la guillotine, 1957