16 ottobre 2006

Late fragment























Nei giorni scorsi avrei avuto molte cose da commentare, ma la salute e smarrimenti vari me lo hanno impedito (sono nata nell'epoca sbagliata: se fossi nata alla fine dell'Ottocento, ora sarei in convalescenza in un sanatorio a Baden-Baden, e le sfighe avrebbero avuto un sapore molto più letterario..).
Ho intenzione di recuperare nei prossimi giorni ("... disse la sventurata, ignara del suo destino..."); intanto ecco una cosa bella che il fermo forzato del fine settimana mi ha regalato: in un libro di Carver che non avevo ancora letto ho trovato alcune poesie struggenti. L'ultima, e l'unica che conoscevo già, è questa.


And did you get what you wanted
from this life, even so?
I did.
And what did you want?
To call myself beloved,
to feel myself beloved on the earth.

E hai ottenuto quello che volevi
da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos’è che volevi?
Potermi dire amato,
sentirmi amato sulla terra.

Late fragment, Raymond Carver

03 ottobre 2006

Mi sento solo






















Mi sento solo
solo
come quei balconi
con le tapparelle abbassate
abbandonati
dove la pioggia cade
la sabbia si posa
si posa la polvere

e che se avessero voce
li sentiresti
invocare gli uccelli
se avessero mani li vedresti
disegnarsi gerani e azalee

aspetto come loro
qualcuno che mi riapra:

pavimento da calpestare
veicolo di luce
altro
non so immaginare


solitudine di Piermario Giovannone, da Austro e Favonio, Genesi Editrice, Torino 1994.
sonno di www.danielegneus.com