06 gennaio 2006

L'assedio


Come ogni fine/inizio d'anno, così come ogni settembre al rientro dalle vacanze, quando comincia una nuova stagione di buoni o comunque nuovi propositi (inizio la dieta, farò jogging tutte le mattine, ascolterò l'opera lirica, parlerò a mia suocera...), anche quest'anno la tv ci ha subissato di proposte - strabilianti nella loro demenzialità - di quelle famigerate collezioni che periodicamente infestano le edicole.

Nelle settimane che hanno preceduto il Natale, il bombardamento mediatico era tale che me le sono volute segnare.

Per la categoria dei "colleziona" (escludendo le raccolte di libri, film e fascicoli vari) ho registrato le seguenti:
- colleziona gli animaletti di vetro di Murano: nella prima uscita, il simpatico cagnolino!
mi si materializza davanti agli occhi un'adolescente incompresa e solitaria, che fa tappezzeria alle feste e si rifugia nella sua cameretta a spolverare i ninnoli sognando il suo cantante preferito... oppure una zitella sfiorita che aggiusta i soprammobili sul centrino di pizzo sopra al televisore, tutto dovrà essere perfetto quando salirà Alfredo, il farmacista, che dopo lunghi anni di una corte discreta finalmente le ha chiesto un appuntamento... minchia che tristezza...
- colleziona le terrine con i fiori: nella prima uscita, la ceramica con la spendida begonia!
per la gioia della Casalinga di Voghera e del di lei marito, molto esigente, che vuole mangiare vario e ci tiene a rientrare dal lavoro in una casa come si deve;
- colleziona le automobili italiane: nella prima uscita, la mitica Cinquecento!
io ne ho già avuta abbastanza di una FIAT modello 126 BIS, detta Il Barattolo, che mi è durata da Pasqua a Ferragosto del 1997 perché aveva il radiatore fatto con la stessa stagnola dell'omonimo cremino bigusto: da allora con le auto italiane ho chiuso per sempre;
- colleziona le auto, le moto, i camion della Parigi Dakar: nella prima uscita, la Porsche 959 che ha dominato il deserto nell'86! meste avventure da tinello, per pantofolai in cerca di un riscatto non troppo impegnativo;
- colleziona gli aerei da combattimento della Seconda Guerra Mondiale!
in generale è triste notare che tra gli Hobby Maschili (così li classifica il catalogo sul sito della De Agostini, uno tra i principali editori di queste cagate seriali assieme alla Hobby&Work) le automobili, i motori in generale e la guerra sono i temi più gettonati, come nella vita del resto;
- colleziona gli insetti di tutto il mondo!
grazie, mi tengo quelli della mia cucina... lo spot si preoccupa di precisare che si tratta di riproduzioni, come se ci fosse il dubbio che ti possano vendere dei bacherozzi veri essiccati... ehi, è un'idea grandiosa!!!

Mi spiace non aver preso nota di quelli che si sentivano a settembre, che ricordo particolarmente lisergici: dai soldatini di Napoleone alle auto dei Carabinieri, dai calici di cristallo dei Dogi veneziani fino ai minerali dallo spazio... darei oro per essere stata presente al brainstorming dello staff del marketing che ha deciso il piano editoriale!

Alcune proposte in realtà sono a uscita singola, ma non per questo meno inquietanti. Quella che mi ha turbato di più è il calendario di Padre Pio con in omaggio la statuina di Padre Pio medesimo, nientemeno. Capisci, mica un gadget qualsiasi, un portachiavi o, chennesò, un'agendina. No, PADRE PIO. Lo speaker si affanna a ricordare che la statuina è benedetta. Ma benedetta da chi?? Le tirature da edicola sono numeri altissimi, 5.000, 10.000, se no non si arriva appunto in tutte le edicole. Allora mi devo immaginare che in Vaticano c'è un Ufficio Benedizioni della dogana, nel cui immenso hangar che funge da magazzino un dinamico Padre Doganiere, passando veloce sui roller, asperge con l'Acqua Santa pallets e pallets di padripii incellofanati? Ma come si fa a speculare così sul cuore, la devozione e la pensione minima della vecchiette? Ho idea che San Padre Pio, già di suo burbero e dal carattere sanguigno, alla vista di un mercimonio così pagano e nefando sulla sua immagine da lassù avrà sparato minimo minimo un paio di bestemmioni: passi le bancarelle fuori, ma il mercato dentro al Tempio fece incazzare come una pantera anche il buon Gesù all'epoca Sua...

I più pazzeschi, però, sono i "costruisci": costruisci il veliero (un classico, direi il padre di tutti i "costruisci"), costruisci la Ferrari telecomandata, costruisci l'elicottero radiocomandato...
Ecco i più assurdi dell'ultima stagione:
- costruisci il tuo Land Rover Defender: decisamente sgradevole, perché dopo Genova io personalmente non riesco più nemmeno a guardarlo un Defender, neanche finto;
- costruisci il tuo orologio a cucù: gigantesco e con svariati carillons in dotazione, sarà un prezioso aiuto per salvare le serate di coppie stanche e annoiate, da anni ormai prive di una vita sessuale;
- costruisci il tuo robot personale: un incrocio tra C1P8 di Guerre Stellari e Alvaro Vitali, concepito - come si evince dallo spot - come un servetto birichino da usare per sollevare la gonna alla vicina maggiorata quando rientra a casa con le mani impegnate a reggere le buste della spesa, o per buttare la fialetta puzzolente in mezzo alla stanza durante il pranzo di famiglia.

Ma quello che mi ha lasciata più perplessa è il costruisci il tuo castello medioevale, "con tutti i personaggi per riprodurre un assedio", nella prima uscita il kit da lavoro e i mattoncini di vera terracotta (e l'olio bollente no?). Come se non bastasse il nostro delirio quotidiano, per rilassarci cosa c'è di meglio che ricostruire sul tavolo del salotto un piccolo assedio medioevale, forse per ricordarci che si stava meglio quando si stava peggio? Mi chiedo se la gente del mestiere pensa (e se sì, a cosa) quando propone certi prodotti: sarà anche una ricostruzione storica di taglio divulgativo, niente di grave, però l'assedio... Ma come gli viene in mente?? L'assedio, una delle condizioni umane più drammatiche e atroci... Ma qualcuno se le ricorda le parole del sindaco di Sarajevo, che tutti i telegiornali riportarono, dopo i tre anni di assedio? "Fateci morire tutti, non ce la facciamo più." Qualcuno si ricorda dell'assedio di Srebrenica, a soli dieci anni di distanza? Andate a vedere lo spettacolo di Roberta Biagiarelli, "A come Srebrenica", e vi assicuro che la sola idea di ricostruire il piccolo castello sotto assedio vi farà orrore.

In ogni caso, il mio non è un turbamento di tipo culturale, ma antropologico. Le collezioni da edicola non mi inquietano perché propongono oggetti assurdi e inutili. Mi è assolutamente chiaro il fatto che se continuano a produrle con tanta ostinazione significa che c'è gente che le compra, che queste cose piacciono, e molto anche, anzi probabilmente le prime uscite vanno a ruba. Quel che mi inquieta è proprio vedere fino a che punto noi umani siamo manipolabili e rispondiamo a un certo tipo di stimoli con risposte invariabilmente uguali, come caviette addestrate a premere sempre lo stesso pulsante col musino quando si accende la lucetta verde per far uscire il cubetto di formaggio. Ci propongono di collezionare qualcosa, anche la più idiota, e non possiamo resistere: abbiamo un bisogno atavico di raccogliere, possedere, catalogare, completare. Se ci regalano un calzino spaiato, non possiamo far a meno di completare la coppia comprando il secondo, anche se ce lo fanno pagare il triplo. Avete fatto caso alla perversione delle raccolte-punti, che creano una dipendenza più feroce del videopoker? Con quindicimila talloncini della Girella + un contributo di soli 3 euro e novanta ci "regalano" una presina che vale palesemente meno di 1 euro, ma noi la vogliamo lo stesso. Perché??

Mi piacerebbe sapere tutto di questi meccanismi: posso solo vagamente intuire i contorni e la portata di questi stessi fenomeni applicati al marketing di altri generi di prodotti e, soprattutto, alla società, al costume e alla politica. E gli scenari immaginabili non lasciano certo sereni.

Che cosa si inventeranno per il prossimo cambio di stagione? Colleziona i fazzoletti ricamati della Madama di Pompadour? Costruisci da solo la tua motosega? Acquista in edicola l'agenda-organizer di Papa Ratzinger, in regalo le ciabatte benedette? Che promesse farà Berlusconi per essere ricomprato? Un castello medioevale per tutti? Ma no, cribbio, la stampa comunista mi ha frainteso: intendevo un castello medioevale per tutti GLI SFRATTATI...

Forse i desideri (intesi come passioni dell'animo umano) e i comportamenti istintivi sono immutabili, fanno parte della nostra natura e non possono cambiare, dunque non sono destinati a evolversi nel tempo, a differenza del pensiero filosofico e della tecnologia. Allora mi perdo a fantasticare. Nel 2179, sulla stazione orbitante Star Fucker IV, l'operatore spaziale rientrerà sfinito e nervoso da una giornata estenuante (prima il simulatore di gravità guasto, poi l'ingorgo interstellare e come se non bastasse è venuto a sapere che la sua ex ha già un altro, la stronza), ok, va tutto bene, camera di depressurizzazione, poi la decontaminazione, poi finalmente in casa, via la tuta, qualcosa da mangiare (bella storia i Predigeriti Findus, come avranno fatto prima...) e poi, per rilassarsi, per staccare, il nostro Uomo del Futuro si siederà a un tavolino, indosserà occhiali schermati e guanti ignifughi e con una banale colla attaccatutto e un saldatore elettrico riprenderà la costruzione del suo ipermercato in miniatura, con i prodottini, i carrellini, le personcine, le macchinine, miniscaffali in vero acciaio e una antica pompa di benzina veramente funzionante. Nella prima uscita, la grande insegna luminosa e gli omini che si picchiano per il parcheggio. Da gennaio in edicola!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

che bufo!
cfr. gli spot della Hobby and Bobby nello zoo di 105 ("colleziona le figurine de... 'le più grandi figure di mBIIIP!a della storia'!").

beh, da giocatrice di D+D e risiko (e tabù, col coltello sotto il tavolo) posso dire che svergare i troll (se i dadi t'aiutano!) fa bene alla nonviolenza.
tanto il problema è sempre e solo uno: il principio di realtà.

occacchio: avevo rimosso: da piccina per un'estate ebbi la mania ferocissima degli animalini di murano, me ne feci cattare una 50ina... aiuto!!!

Cat ha detto...

Aggiornamento!
Un nuovo temibile "costruisci" sentito ieri sera in tv e verificato sul sito DeAgostini:

"Costruisci il mitico vascello da guerra spagnolo in scala 1:90
La Santisima Trinidad, la leggenda dei mari del XVIII secolo!
Il modello che entusiasmerà gli appassionati più esigenti!"
C'e' anche un link con:
"Intervista a Annovi, esperto on line di Trinidad"
energie degne di miglior causa, mi permetto di dire.
Mi piacerebbe vedere la faccia di questo fantomatico Annovi, esperto di Trinidad online, e soprattutto mi piacerebbe vedere i reperti umani che ha nel suo congelatore...
Buttando l'occhio accanto, sempre sul sito DeAgostini, c'e' il banner della raccolta di insetti, con lo strillo relativo a un altro esperto online, che dovrebbe spiegarci come ci si appassiona agli insetti medesimi. Beh, può darsi che gli scriva: visto che le fottutissime blatte rosse (che sono i veri e pazienti padroni del mondo, gli esseri che sopravviveranno alla nostra guerra nucleare, e quando ci saremo cavati dalle palle tireranno un sospire di sollievo)non hanno intenzione di sgombrare dalla mia cucina, tanto vale che cerchi di fare amicizia, magari il rapporto migliora...

Cat ha detto...

La mia amica Claudia, che ha due bimbi piccoli, mi descrive il suo personale assedio, a base di carissimi pezzetti di scheletro (!!!), leggete perché è istruttivo:

>La mia esperienza personale: teschio a grandezza di bambino (nome: Willy), passiamo davanti all'edicola e Luca: che bello mamma, un teschio, me lo cooompriiii... Ok, 1 euro e 90 con tanto di giornalino sul corpo umano. Luca: la prossima settimana danno il cervello, me lo cooompriiii? ok. 3, 90 euro. Beh, in effetti è giusto che il cervello costi di più, è fondamentale nel corpo umano, no? peccato che a me manchi e così decido che sarebbe bello avere alla fine un piccolo scheletrino completo a grandezza naturale di bambino per Luca. Terza uscita: parte della colonna vertebrale: 6,90 euro. Ma perché poi la colonna vertebrale vale più del cervello? Mah, sai, c'è la crisi delle cellule staminali...


altre uscite: una vena; un'arteria; una vertebra: al costo di 6,90 euro l'una. Mi sorge un dubbio, faccio una telefonata al numero verde RCS. Scusi, ma quante saranno le uscite per completare lo scheletro? Mah, non lo so. Ma, diciamo, attorno alle 10, attorno alle 30 o più di 50? Mah, la signorina all'altro capo del telefono ha certamente ricevuto l'ordine di non svelare il vero numero a nessuno, ma dalla modulazione dei suoi "non lo so" ho capito che i 50 non ci andavano lontano. Eh, per forza, dando un'unghia alla volta... Beh, lo scheletrino mi verrà a costare sui 400 euro, tutto sommato. aspetta un po', che se vado in uno di quei negozi dove ne fanno per i vari usi professionali, fatti che sembrano veri e non di plastica, uno scheletro di uomo (e non di bambino) mi costa 200-300 euro. Ma allora... Però adesso che ci penso mi basta il mio teschio di bambino e con gli scheletri ho chiuso.