20 dicembre 2007

Sì global

CS151-2007: 19/12/2007
L’Assemblea generale dell’Onu dice sì alla moratoria globale sulla pena di morte


“Oggi è una giornata storica. Il massimo organismo della comunità internazionale, con un'ottima maggioranza, dice al mondo che della pena di morte si può fare a meno. Il percorso abolizionista acquista ora ulteriore velocità. Da domani, Amnesty International chiederà a tutti i governi di rispettare la moratoria. La risoluzione adottata questo pomeriggio è un ulteriore strumento di pressione, nelle nostre mani, per chiedere ai governi che ancora mantengono la pena di morte di avere coraggio. Come sempre, continueremo a lavorare ogni giorno per salvare vite umane in Iran, Cina, Arabia Saudita, Iraq e in quei pochi altri paesi che ancora si ostinano ad applicare la pena di morte” ha dichiarato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.

FINE DEL COMUNICATO Roma, 19 dicembre 2007

2 commenti:

Anonimo ha detto...

LA SCONFITTA DI PANNELLA

Nessuno, nel bailamme seguito all’approvazione della Risoluzione ONU sulla moratoria delle esecuzioni, sembra essersene accorto, ma questa è stata una gigantesca sconfitta per il Sor Pannella.

Il Marco nazionale ci ha ripetuto fino alla nausea che non dovevamo chiedere l’abolizione della pena di morte, ma una moratoria delle esecuzioni, perché questa era un “punto di equilibrio” con i paesi forcaioli “un compromesso creativo con la pena di morte, un luogo di incontro, il minimo comune denominatore tra abolizionisti e mantenitori: i paesi che la hanno abolita fanno un passo verso coloro che ancora la prevedono nelle leggi e la praticano, i paesi che la mantengono e la praticano fanno un passo verso gli abolizionisti e, pur mantenendola nei codici, decidono di non eseguirla.”
http://www.nessunotocchicaino.it/bancadati/index.php?tipotema=arg&idtema=20102


Pannella non ha mai dato una spiegazione razionale per la sua bislacca teoria e nessuno gli ha mai domandato per quale ragione i paesi forcaioli avrebbero dovuto sospendere le loro amate esecuzioni. Così si è andati avanti, senza avere la più vaga idea di cosa si stesse facendo, fino ad arrivare all’approvazione di una Risoluzione loffia, che non serve a nulla e che è stata votata solo dai paesi abolizionisti, mentre quelli forcaioli, che a sentire il Sor Pannella dovevano votare anch’essi a favore, hanno votato contro.

(Dei catastrofici precedenti del 1994 e 1999 ho già abbondantemente scritto)
http://www.domusmazziniana.it/ami/pm/due4/giusti.htm
http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&file=article&sid=4339
http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&file=print&sid=4379

L’imperturbabile Pannella e i suoi Furbini non se preoccupano minimamente, ma ancora una volta i fatti hanno dimostrato la loro totale incompetenza dando, tanto per cambiare, ragione gli abolizionisti imbecilli e fondamentalisti, quelli che si sono inutilmente sgolati a spiegare che la richiesta di moratoria era pericolosamente inutile e che si doveva chiedere l’abolizione.

Inoltre la Risoluzione è piena di omissioni.
Non sono citati il Secondo Protocollo e il fatto che, nelle corti internazionali, non è prevista la pena capitale. Nulla sull’Articolo 6 dell’ICCPR e sul suo commento. Nulla sulle precedenti Risoluzioni abolizioniste del 1971 e 1977. Nulla sul divieto europeo di pena di morte e sul Tredicesimo Protocollo, con in più il solito mantra della deterrenza. Insomma, una Risoluzione che può fornire pericolosi spunti ai paesi forcaioli.

In definitiva la Storica Risoluzione è solo un bidone, come la Corte Penale Internazionale, ed è ignorata dagli abolizionisti americani e dal resto del mondo.

Il Sor Giacinto Pannella va ora dicendo che è tempo di passare all’abolizione e che se ne occuperà il prossimo anno. Bene! Attendo con trepidazione di vederlo in azione negli Usa, armato della sua Risoluzione.


Dott. Claudio Giusti
Via Don Minzoni 40 - 47100 Forlì, Italia
Tel. 39/0543/401562 - 39/340/4872522
e-mail giusticlaudio@aliceposta.it
Claudio Giusti ha avuto il privilegio e l’onore di partecipare al primo congresso della sezione italiana di Amnesty International e in seguito è stato uno dei fondatori della World Coalition Against The Death Penalty. Fa parte del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla Legalità e i Diritti.

Anonimo ha detto...

"(...) credere che questa risoluzione sia una vittoria è una pura illusione, nel migliore dei casi, o nel peggiore è solo abboccare alla propaganda che ha fatto il governo italiano per mettersi in bella luce.
Basterebbe vedere che i giornali stranieri non hanno quasi dato per nulla risalto a questa notizia. E comunque c'è la matematica a dare qualche certezza. I paesi contrari alla moratoria sono 55, i paesi dove viene applicata la pena di morte sono 64. Nel migliore dei casi siamo riusciti a far bloccare le esecuzioni in meno di dieci paesi. Un risultato molto più modesto di quanto vogliono farci sembrare"