17 maggio 2006

Giornata contro l'Omofobia

























Mercoledì 17 maggio 2006

II Giornata mondiale contro l'omofobia


Verso un riconoscimento internazionale di lesbiche, gay, bisessuali e trans

Secondo un’opinione largamente diffusa, oggi l’omosessualità sarebbe più libera che mai: anzi, presente e visibile ovunque (per strada, sui giornali, in televisione, al cinema), essa sarebbe ormai del tutto accettata, il che sembra confermato dai passi avanti che sono stati fatti di recente, in vari paesi, per il riconoscimento legale delle coppie dello stesso sesso. Certo, ci vuole ancora qualche miglioria per eliminare le ultime discriminazioni, ma, tenuto conto dell’evoluzione delle mentalità, secondo alcuni sarebbe solo questione di tempo, il tempo di portare a termine un processo avviato ormai da decenni. Per l’osservatore un po’ più attento, la situazione è globalmente ben diversa; e, in verità, il XX secolo è stato probabilmente uno dei periodi più violentemente omofobi della storia: deportazione nei campi di concentramento sotto il regime nazista, gulag in Unione Sovietica, ricatti e persecuzioni negli Stati Uniti all’epoca di McCarthy... Evidentemente, tutto ciò può sembrare molto lontano. Ma molto spesso le condizioni di esistenza nel mondo attuale sono ancora difficilissime. L’omosessualità è discriminata ovunque: in almeno ottanta stati gli atti omosessuali sono condannati dalla legge (Algeria, Senegal, Camerun, Etiopia, Libano, Giordania, Armenia, Kuwait, Porto Rico, Nicaragua, Bosnia...); in molti paesi la condanna può essere superiore a dieci anni (Nigeria, Libia, Siria, India, Malesia, Cuba, Giamaica...); talvolta la legge prevede l’ergastolo (Guyana, Uganda). E in una decina di nazioni può essere applicata la pena di morte (Afghanistan, Iran, Arabia Saudita...). Recentemente, in Africa, parecchi presidenti della repubblica hanno riaffermato brutalmente la volontà di lottare in prima persona contro questa «calamità» che sarebbe, secondo loro, «antiafricana». Le persecuzioni si moltiplicano anche in paesi dove l’omosessualità non è perseguibile penalmente. In Brasile, ad esempio, gli squadroni della morte e gli skinhead seminano il terrore: tra il 1998 e il 2000 sono stati contati ufficialmente 1960 omicidi ispirati da omofobia. In queste condizioni, sembra difficile pensare che la «tolleranza» stia guadagnando terreno. Al contrario, nella maggior parte di questi paesi l’omofobia sembra oggi più violenta che in passato. In generale, dunque, non si può certo dire che la situazione stia migliorando. Ecco perchè proponiamo questa Giornata Mondiale Contro l’Omofobia. Essa mira a coniugare azione e riflessione allo scopo di lottare contro ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale o all’identità di genere. Essa intende suscitare, sostenere e coordinare ogni iniziativa che possa contribuire all’eguaglianza dei cittadini in questo campo, sia de jure che de facto, in tutti i paesi in cui sarà possibile. L’organizzazione di una giornata di lotta contro l’omofobia in ogni singolo paese ci permetterà di iscrivere le nostre lotte in una prospettiva di solidarietà con tutte le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans (LGBT) del mondo intero. Ma si tratta anche di iscrivere le nostre lotte in un movimento più generale di difesa dei diritti umani. Negli ultimi decenni sono state condotte in tutto il mondo numerose azioni del genere, spesso con notevole successo. La nostra iniziativa si colloca in questa linea: vogliamo rafforzare le esperienze già avviate e dare maggiore visibilità ai tentativi futuri, e ci appelliamo alle istanze nazionali e internazionali affinchè iscrivano questa Giornata nell’Agenda Ufficiale, sul modello della Giornata Mondiale delle Donne o della Giornata Mondiale di Lotta all’Aids. Il riconoscimento ufficiale della Giornata equivarrebbe così a un impegno esplicito della comunità internazionale, che si è già mobilitata contro numerose altre forme di discriminazione e di violenza sociale, ma non ancora su questi temi. Questa sarà l’occasione.

Testo di Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie (Paris, Presses Universitaires de France, 2003).

da http://www.women.it/arcilesbicabologna/news/20060517_idaho.htm

Se sostenete questa iniziativa, e volete che la Giornata Contro l’Omofobia (il 17 maggio) sia iscritta ufficialmente nel calendario nazionale e internazionale, potete firmare e far firmare questa petizione:
www.petitiononline.com/idaho

ArciLesbica Bologna
Cassero, Via Don Minzoni 18 - 40121 Bologna
Tel e Fax 0516492684
bologna@arcilesbica.it
www.arcilesbica.it/bologna

- - -

da www.carta.org

Decine di iniziative per la giornata contro l'omofobia

16 maggio 2006

Saranno decine le iniziative che avranno luogo in molte citta' italiane, da Aosta a Catania a partire da domani 17 maggio, in occasione della seconda Giornata internazionale contro l'omofobia, cioe' l'ostilita' e il razzismo nei confronti delle persone omosessuali e transessuali. Convegni universitari, incontri nelle scuole, mostre informative e fotografiche, proiezioni di film e documentari, gazebo e volantinaggi in piazza e nelle stazioni ferroviarie, test fai-da-te per scoprire ''quanto sei omofobo''. Mobilitati, oltre ai comitati territoriali Arcigay, anche altre associazioni gay e lesbiche locali e organizzazioni giovanili. In particolare l'edizione 2006 della giornata ha raccolto l'adesione del Forum nazionale dei giovani, che raggruppa, oltre al coordinamento dei giovani di Arcigay, piu' di 50 associazioni giovanili italiane, dagli scout cattolici dell'Agesci ai Giovani musulmani d'Italia, dall'Unione dei giovani ebrei italiani alle organizzazioni giovanili sindacali e di partito.

Tra le novita' di quest'anno, inoltre, l'iniziativa ''TreNO contro l'omofobia'' organizzata per domani, presso le stazioni ferroviarie di molte citta', da l'Unione degli studenti, l'Unione degli universitari e la Mutua studentesca, insieme ad Arcigay. ''Ogni anno violenze, aggressioni, intimidazioni, insulti, finanche omicidi colpiscono migliaia di persone anche nel nostro paese'' commenta Fabrizio Calzaretti, coordinatore Arcigay per la Giornata contro l'omofobia. La giornata internazionale vede l'adesione di 40 diversi paesi in tutto il mondo, attraverso organizzazioni per i diritti umani, per la parita' di diritti di gay e lesbiche e autorita' civili.

In Italia sono diverse le amministrazioni locali che hanno approvato ordini del giorno contro l'omofobia: tra le altre il comune di Bologna e le province di Grosseto, Massa Carrara e Rimini.

Lo scorso 18 gennaio il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione contro l'omofobia.

Arcigay ricorda che la data della giornata mondiale contro l'omofobia e' stata scelta in ricordo del 17 maggio 1990, quando l'assemblea generale dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) ha eliminato l'omosessualita' dalla lista delle malattie mentali, favorendo il superamento del pregiudizio scientifico e della correlata discriminazione sociale ai danni di gay, lesbiche e transessuali.

- - -



















foto: Christian Carmosino, Gay Pride Roma 2000 - www.carmosino.com

- - -

1 commento:

Anonimo ha detto...

yu-huuuuu!!!!
io c'ero!!! io c'ero!!!
nunc et semper: GRAZIE, CHIARINI!!!!
(parlo del TORINO PRIDE 2006)

oggi 8 agosto 2006 (meglio tardi che mai) ho firmato la petizione per fare del 17 maggio un appuntamento per tutte e tutti:
sono la firma n.18371.

il mio culo va in giro fiero.