05 agosto 2009

Froci e croci

PISA - Minacce di morte e croci celtiche contro i lavoratori del portale gay
"Froci a morte" e "Gli uffici bruceranno e voi morirete tutti". Sono alcune delle scritte, accompagnate da croci celtiche, comparse sui muri della sede del portale gay.it, a Ospedaletto, zona industriale di Pisa.

"Morirete tutti". È una delle scritte, vergata con la vernice spray, che i lavoratori del portale www.gay.it hanno trovato questa mattina ad Ospedaletto, zona artigianale di Pisa, sui muri della loro sede. Scritte ingiuriose come "Froci a morte" e minacce accompagnate da croci celtiche.

"In undici anni di attività e di convivenza con la città di Pisa - dice il direttore di gay.it, Alessio De Giorgi - non abbiamo mai avuto problemi né è mai accaduto nessun episodio omofobo come quello di stamani: in tanti anni, mai neppure uno scherzo, una minaccia, una scritta contro la nostra presenza storica in questa città che è sempre stata paladina dei diritti delle persone omosessuali. C'è solo da chiedersi se sia una coincidenza con l'inaugurazione del Festival gay che si apre dopodomani a Torre del Lago".

Le reazioni. Il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, esprime solidarietà all'azienda e parla di "un inqualificabile atto di violenza teppistica, ma anche politica, contro la comunità omosessuale,
che indichiamo alla opinione pubblica perché si unisca alla nostra condanna, mentre chiediamo con forza alle forze dell'ordine di individuare i responsabili".

Imma Battaglia, presidente di Di' Gay Project, scrive: "Ci aspettiamo in queste ore la massima
collaborazione dalle autorità di polizia per garantire sicurezza a Gay.it, allo svolgimento della manifestazione di Torre del Lago e alla comunità omosessuale".

E sulla vicenda interviene anche il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma. Esprimiamo - si legge in una nota - la nostra totale solidarietà a gay.it e a tutto il suo staff. Questo ulteriore atto di intolleranza nei confronti della comunità lgbtq si inserisce in un clima di più generale minaccia alle persone gay, lesbiche e transessuali, complice l'assenza di una legislazione che le tuteli e che, proprio per questa mancanza di deterrenza legale, sfociano spesso in violenze fisiche".

Il portale www.gay.it registra mensilmente, in media, 700 mila contatti; nella sede di Ospedaletto lavorano circa 15 persone. Indaga la Digos.

(da www.repubblica.it 05 agosto 2009)

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