31 maggio 2009

Interferenza



Interferenza queer nella campagna elettorale

Sono iniziati a comparire ieri, e già oggi se ne beccavano un po' dappertutto: "W Bologna Busona" recita a caratteri neri marcati su fondo fuxia il manifesto con cui il Cassero è intervenuto nella campagna elettorale bolognese. Un attacchinaggio selvaggio che ha colorato di rosa la città esprimendo il più goliardico degli auspici, rispolverando un verso della "Bologna" di Francesco Guccini:

Bologna è una strana signora, volgare matrona, Bologna bambina per bene, Bologna "busona", Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto, rimorso per quel che m' hai dato, che è quasi ricordo, e in odor di passato...

Busona è una parola del dialetto bolognese: al maschile può essere il più omofobo degli insulti, perchè il busone è il finocchio, il frocio. Ma busone vuole dire anche fortunato, che ha culo. E al femminile anche prostituta: giunonica, godereccia.

"Bologna Busona perchè è anche nostra - spiega Emiliano Zaino, presidente del Cassero - di una delle più grandi e attente e culturalmente prolifiche comunità di omosessuali in Italia terra che non riconosce ancora a migliaia di gay e di lesbiche i diritti civili fondamentali".

Il colpo d'occhio è straordinario. Ora vediamo che dice il cardinale...

da http://omoios.blogosfere.it

1 commento:

il solidale (spero non solo per iscritto) ihcnor ha detto...

al cassero son geniali. bellissimo anche l'articolo, a cominciare dal dal titolo.
notazione marginale: il rosanero spacca (e, l'ammetto volentieri, anche il giallonero! yeeee-haw!!).