Per anni ho fotografato soltanto cieli. Cieli e nuvole. Dalla mia prigione altro non si poteva fare, altro non si vedeva. Cieli, nuvole e tetti di coppi, abbaini e terrazze, lucernai e comignoli, e antenne antenne antenne, infinite crocifissioni di oscuri figli di dio, un dio decisamente minore.
05 dicembre 2009
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